Al momento sono meno preoccupato per la frammentazione delle stablecoin. Le mie preoccupazioni maggiori sono: • Rischio normativo: le stablecoin che generano rendimento si trovano in acque legali torbide, specialmente negli Stati Uniti. • Dipendenza dal rendimento: se i rendimenti dei treasury scendono, i modelli di sussidio collassano. • Rischio di centralizzazione: la dipendenza da un singolo emittente (o dal BUIDL di BlackRock) crea nuovi punti di strozzatura. D'altro canto, queste mosse rompono il monopolio di Circle e Tether e reindirizzano i flussi di entrate verso gli ecosistemi. I due modelli che abbiamo attualmente sono USDH di Hyperliquid e USDm di MegaETH. Per Hyperliquid, questo è un chiaro successo. Hanno oltre 5 emittenti, ognuno dei quali cerca di superare l'altro. Qualunque emittente vinca, una parte del rendimento sarà reindirizzata alla sua comunità. Per MegaETH, la scommessa è più rischiosa poiché la catena non è ancora attiva. Se riesce a scalare le app e l'adozione, legare il rendimento ai sussidi delle commissioni del sequencer potrebbe rendere il suo token nativo più sostenibile a lungo termine. A lungo termine, mi aspetto che altre catene seguano questo percorso. La frammentazione potrebbe eventualmente assomigliare a una diluizione L2, disordinata ma inevitabile. In ogni caso, questi esperimenti meritano di essere seguiti. Stanno testando come le blockchain possono catturare l'economia delle stablecoin invece di esternalizzarle.