Quando ero bambino, non compravo carte Pokémon perché erano cool o per possederle o per far parte della comunità di amici che le avevano. Le compravo perché volevo fare soldi. Avevo visioni che sarebbero state valutate milioni quando sarei cresciuto. Per molto tempo, le vendite di carte e merchandise Pokémon erano regionali. Le convenzioni di carte o i negozi di alimentari erano i distributori e di solito le scambiavi e le ricevevi con i tuoi amici locali. Quando è uscito Pokémon Go, è stata la prima volta che potevi ottenerle con il tuo telefono e non da un grossista. Un enorme sblocco, alla gente è piaciuto e è diventato un movimento. Ora la tokenizzazione dei Pokémon è l'ultima tendenza di internet di questa settimana. Perché è diverso? Negli anni, Pokémon si è concentrato sulla scarsità dei suoi beni principali piuttosto che sulla creazione di nuove generazioni. A causa di quella scarsità, è diventato più difficile per la persona comune permettersi di comprare Pokémon. Almeno per i beni più desiderati della Gen1. Tokenizzare questi beni consente a chiunque abbia un telefono o una connessione internet di accedere a questi beni digitali scarsi, istantaneamente, e venderli su un mercato per potenzialmente fare un profitto. Quello sblocco da solo renderà Pokémon e altri beni scarsi desiderabili nei Mercati di Capitale dei Collezionisti. Alla fine della giornata, la gente può dire che le piace il marchio, la comunità o l'atmosfera. Ma nel profondo, vogliono solo fare soldi.