Gli investitori dovrebbero impostare le proprie abitudini quotidiane in uno stato di "non trading per default". Anche se è necessario fare trading, è meglio farlo entro le prime ore di apertura del mercato, magari in 30 minuti. Se si trascorre più di mezz'ora al giorno nel trading quotidiano, significa che la propria attenzione è rivolta a strategie a breve termine labor intensive; anche se si possono ottenere piccoli profitti, ciò implica che si sta perdendo silenziosamente la visione d'insieme e la sensibilità. Si potrebbe considerare di applicare una funzione di costrizione al proprio modo di investire quotidianamente: in un anno ci sono 250 giorni di trading, e per il 70% del tempo non è affatto necessario fare trading. Questo significa al massimo 75 giorni di trading. Si potrebbe persino cercare di ridurre a meno di 50 giorni all'anno; col tempo ci si abitua. La maggior parte delle cosiddette opportunità di trading sul mercato, poiché non si ha alcun vantaggio informativo e non si è in grado di valutare a fondo i rischi, in realtà non appartengono a voi. Dopo aver acquisito esperienza, si dovrebbe lentamente alzare la soglia per intervenire. Sebbene ciò comporti sicuramente la perdita di alcune opportunità, quelle che si riescono a cogliere avranno probabilità e margini di profitto molto superiori rispetto alle opportunità mediocri, e in questo modo si potrà guadagnare più tempo per esercitarsi e dormire.