Aggiornamento importante dalle famiglie di Lola, Ruby e Mayah. Questo sarà il terzo capitolo del mio reportage su questo incidente. Finalmente abbiamo risposte concrete e prove definitive di ciò che è accaduto il 23 agosto. Se hai seguito il mio reportage su questo incidente, hai ricevuto una storia molto diversa da quella originariamente raccontata dalla polizia scozzese, dai migranti in questione e dai media. La dichiarazione della polizia scozzese era che le riprese della CCTV, che convenientemente ora sono "scomparse", dimostravano che non erano stati commessi crimini, a parte l'accusa di "possesso di armi offensive" contro Lola Moir. Ora abbiamo prove definitive che questa è una menzogna e che la polizia scozzese ha partecipato a una copertura per proteggere il migrante e sua sorella dal crimine di aver aggredito un minorenne. In allegato c'è uno screenshot del referto ospedaliero che dimostra che Ruby Moir ha subito un grave infortunio alla testa (commozione cerebrale) a causa dell'aggressione da parte di "The Gypsy Gangster" Fatos Ali Dumana e sua sorella. Se ricordi dai miei precedenti reportage, abbiamo descritto la feroce aggressione in cui la sorella del migrante ha attaccato violentemente Ruby senza motivo, strappandola a terra per i capelli, poi lei e suo fratello "The Gypsy Gangster" hanno continuato a colpirle la testa mentre giaceva indifesa a terra. Ricorderai anche che questo è stato ciò che ha motivato Lola a estrarre il coltello e la scure per spaventare i migranti violenti e salvare la vita di sua sorella. Questa prova dimostra anche che il Daily Mail ha diffamato queste ragazze quando ha pubblicato un articolo falso e adulatore sul migrante violento, affermando che è solo un innocente "papà bulgaro". Nell'articolo falso hanno anche pubblicato la seguente menzogna del migrante: "Non l'ho colpita, lo giuro sulla mia vita, ho un bambino ora. Non farei mai del male a qualcuno. Non attaccherei mai nessuno". Speriamo che il Daily Mail faccia la cosa giusta e pubblichi una immediata rettifica. In aggiunta al referto ospedaliero che dimostra inequivocabilmente che le ragazze hanno detto la verità tutto il tempo, le famiglie hanno anche una registrazione della polizia scozzese in cui gli agenti ammettono che la sequenza di eventi delle famiglie è corretta, corroborando l'intera loro storia. La polizia scozzese ha promesso alle famiglie che rilasceranno una dichiarazione nei prossimi giorni per scagionare le famiglie e ripulire i loro nomi. Possiamo solo sperare che questo porti a accuse contro i migranti violenti e che le accuse contro Lola vengano ritirate. La famiglia vuole ringraziare tutti coloro che hanno donato alla raccolta fondi di GiveSendGo (link qui sotto) e vogliono ringraziare tutti coloro che li hanno sostenuti in questa prova. Significa molto per loro sapere che ci sono ancora persone buone là fuori che si prendono cura di loro e si preoccupano per la verità.
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